Passione

Aforismi

Immanuel Kant

Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!
Agisci come vorresti che agissero tutti.
Agisci in modo che ogni tuo atto sia degno di diventare un ricordo.
Agisci in modo da considerare l’umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre anche come scopo e mai come semplice mezzo.
Chiamo estetica trascendentale la scienza di tutti i princìpi a priori della sensibilità.
Chiamo trascendentale ogni conoscenza che si occupa non di oggetti, ma del nostro modo di conoscenza degli oggetti in quanto questa deve esser possibile a priori.
Ciò che noi, preparati dalla cultura, chiamiamo sublime, senza lo sviluppo delle idee morali è per l'uomo rozzo semplicemente terribile.
Coloro che dicono che il mondo andrà sempre così come è andato finora contribuiscono a far sì che l'oggetto della loro predizione si avveri.
Concedi alla ragione il privilegio di essere l'ultima pietra di paragone della verità.
Da un legno così storto com'è quello di cui è fatto l'uomo non si può ricavare nulla di perfettamente dritto.
Datemi della materia, e con essa io creerò un mondo.
Dormiva e sognava che la vita era bella; si svegliò e si accorse che la vita era dovere.
Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale dentro di me.
Esiste una causa morale del mondo, per proporci uno scopo finale, conformemente alla legge morale; e per quanto questo scopo è necessario, altrettanto necessario ammettere quella causa: cioè che vi è un Dio.
Fai ciò che è giusto, sebbene il mondo possa perire.
Forse nessun essere umano ha mai potuto fare il proprio dovere, riconosciuto e da lui anche riverito, in modo interamente non egoistico; forse nessuno, anche con la più grande aspirazione, arriverà così lontano.
Forse una rivoluzione potrà sì determinare l'affrancamento da un dispotismo personale e da un'oppressione avida di guadagno e di potere, ma mai una vera riforma del modo di pensare.
Guarda le tue azioni nell'ottica universale e capirai se sono azioni moralmente buone o no.
Ho dovuto sopprimere il sapere per far posto alla fede.
I pensieri senza contenuto sono vuoti, le intuizioni senza concetti sono cieche.
Il bello si accorda col sublime in questo, che entrambi piacciono per se stessi. Inoltre, entrambi non presuppongono un giudizio dei sensi né un giudizio determinante dell'intelletto ma un giudizio di riflessione.
Il bello è il simbolo del bene morale.
Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me.
Il concetto di diritto si può identificare con la possibilità di congiungere la costrizione universale reciproca con la libertà di ciascuno.
Il diritto non deve mai adeguarsi alla politica, ma è la politica che in ogni tempo deve adeguarsi al diritto.
Il diritto è il complesso di tutte le condizioni sotto le quali l'arbitrio dell'uno può essere conciliato con l'arbitrio dell'altro secondo una legge universale della libertà.
Il diritto è l'insieme delle condizioni che permettono alla libertà di ciascuno di conformarsi alla libertà di tutti.
Il giudizio di gusto consiste proprio nel chiamar bella una cosa soltanto per la sua proprietà di accordarsi col nostro modo di percepirla.
Il massimo non esiste, esiste l'essenza di massimo cioè la felicità.
Il pazzo è un sognatore sveglio.
Il tempo è una rappresentazione necessaria, che si trova a fondamento di tutte le intuizioni.
In tutti i giudizi coi quali dichiariamo bella una cosa, noi non permettiamo a nessuno di essere di altro parere, senza fondare tuttavia il nostro giudizio sopra concetti, ma soltanto sul nostro sentimento, di cui così facciamo un principio, non però in quanto sentimento individuale, ma in quanto sentimento comune.
L'amicizia fra due donne è spesso una congiura contro la terza.
L'etica non è esattamente la dottrina che ci insegna come essere felici, ma quella che ci insegna come possiamo fare per renderci degni della felicità.
L'imperativo categorico è quindi uno solo, e si formula così: agisci soltanto in base a quella massima per la quale tu, insieme, puoi volere che diventi una legge universale.
L'onestà è la miglior politica.
L'unica e grande utilità degli esempi è che essi affinano il giudizio.
L'uomo deve mostrare bontà di cuore già verso gli animali, perché chi usa essere crudele verso di essi è altrettanto insensibile verso gli uomini.
L'uomo non può essere partecipe della felicità o dell'infelicità altrui fin tanto che non si sente egli stesso soddisfatto.
L'uomo vuol vivere comodamente e piacevolmente; ma la natura vuole ch'egli esca dallo stato di pigrizia e di inattiva soddisfazione ed affronti lavoro e fatiche per inventare i mezzi onde ingegnosamente liberarsi anche da queste ultime.
L'uomo è la sola creatura capace di essere educata. Per educazione s'intende la cura (il trattamento, la conservazione) che richiede l'infanzia di lui, la disciplina che lo fa uomo, infine la istruzione con la cultura. Sotto questi tre rispetti, egli è infante, allievo e scolare.
La critica della ragione conduce alla fine necessariamente alla scienza; l'uso dogmatico, invece, di essa senza critica, ad affermazioni prive di fondamento.
La critica è la disposizione preliminare e necessaria alla promozione di una approfondita metafisica come scienza.
La cultura abbraccia la disciplina e l’istruzione.
La felicità non è un ideale della ragione, ma dell'immaginazione.
La guerra è solo un triste espediente per affermare il proprio diritto con la violenza.
La libertà di pensiero è la capacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro.
La libertà non consiste in ciò che anche il contrario avrebbe potuto essere scelto, ma in ciò che la scelta nostra non è passivamente determinata.
La mancanza di disciplina è un male peggiore della mancanza di cultura.
La moralità non è propriamente la dottrina del come renderci felici, ma di come dovremo diventare degni di possedere la felicità.
La noia è una sorta di anelito verso un piacere ideale.
La pietra di paragone di tutto ciò che può imporsi come legge a un popolo sta nel quesito se un popolo possa imporre a sé stesso una tale legge.
La pigrizia e la viltà sono le cause per cui tanta parte degli uomini, dopo che la natura li ha da lungo tempo affrancati dall'eterodirezione, tuttavia rimangono volentieri minorenni per l'intera vita e per cui riesce tanto facile agli altri erigersi a loro tutori.
La ragione umana viene afflitta da domande che non può respingere, perché le sono assegnate dalla natura della ragione stessa, e a cui però non può neanche dare risposta, perché esse superano ogni capacità della ragione umana.
La ragione è condannata a porsi degli interrogativi ai quali sa di non poter rispondere.
La ragione è un'isola piccolissima nell'oceano dell'irrazionale.
La scienza della matematica offre il più brillante esempio di come la pura ragione possa con successo allargare il suo campo senza l'aiuto dell'esperienza.
La scienza è conoscenza organizzata. La saggezza è vita organizzata.
La soddisfazione che dà il bello deve dipendere dalla riflessione sopra un oggetto.
La solidarietà del genere umano non è solo un segno bello e nobile, ma una necessità pressante, un 'essere o non essere', una questione di vita o di morte.
La violazione del diritto avvenuta in un punto della terra è avvertita in tutti i punti.
La vista del cielo stellato in una notte serena, dona una specie di godimento che solo anime nobili provano. Nell'universale silenzio della natura e nella pace dei sensi, il segreto potere conoscitivo dello spirito immortale, parla una lingua ineffabile e trasmette concetti inarticolati che si sentono e che non si possono descrivere.
La vita è la facoltà di svolgere un'attività spontanea, la coscienza che abbiamo dei poteri.
Le intuizioni e i concetti costituiscono gli elementi della nostra conoscenza, così non possono esserci concetti senza intuizioni e intuizioni senza concetti.
Lo stato di pace tra gli uomini, che vivono gli uni a fianco degli altri, non è uno stato naturale, il quale è piuttosto uno stato di guerra.
Meglio essere padroni all'inferno piuttosto che schiavi in paradiso.
Necessità e rigorosa universalità sono i segni sicuri della conoscenza a priori.
Nel mondo, anzi, anche fuori del mondo, non si può pensare assolutamente nulla che possa venir considerato buono, senza alcuna restrizione, salvo che una volontà buona.
Nell'oscurità l'immaginazione lavora più attivamente che in piena luce.
Nessuno mi può costringere a essere felice a suo modo, ma ognuno può ricercare la sua felicità per la via che a lui sembra buona, purché non rechi pregiudizio alla libertà degli altri di tendere allo stesso scopo, in guisa che la sua libertà possa coesistere con la libertà di ogni altro secondo una possibile legge universale.
Non c'è da attendersi che i re filosofeggino o che i filosofi diventino re, e neppure è da desiderarlo, perché il possesso della forza corrompe il libero giudizio della ragione. Ma che un re o un popolo sovrano non lascino ridurre al silenzio la classe dei filosofi, ma la lascino pubblicamente parlare, è indispensabile agli uni e agli altri per avere luce sui loro affari.
Non c'è virtù così grande che possa essere al sicuro dalla tentazione.
Non cercare il favore della moltitudine: raramente esso si ottiene con mezzi leciti e onesti. Cerca piuttosto l'approvazione dei pochi; ma non contare le voci, soppesale.
Non consideriamo mai obbligatorie le nostre azioni perché sono ordinate da Dio; al contrario, ci sembrano ordinate da Dio perché ci sono imposte da una nostra legge interiore.
Non è mai troppo tardi per diventare saggi e ragionevoli.
Ogni cultura e arte, ornamento dell'umanità, e il migliore ordinamento sociale sono frutti della insocievolezza, la quale si costringe da sé a disciplinarsi ed a svolgere quindi compiutamente con arte forzata i germi della natura.
Opera in modo che la massima della tua volontà possa sempre valere in ogni tempo come principio di una legislazione universale.
Ospitalità significa il diritto di uno straniero, che arriva sul territorio altrui, di non essere trattato ostilmente.
Pazienta per un poco: i calunniatori non vivono a lungo. La verità è figlia del tempo: presto la vedrai apparire per vendicare i tuoi torti.
Pensare ci rende sensibili alle sfumature dei sentimenti e alle possibilità dell'immaginazione.
Per l'uomo che percepisce le cose attraverso gli schemi prestabiliti del suo spirito, la verità del mondo è inaccessibile.
Per trovar buono qualcosa, devo sempre sapere che specie di cosa l’oggetto debba essere, cioè averne un concetto.
Prima di valutare se una risposta è esatta si deve valutare se la domanda è corretta.
Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta le bestie.
Quali sono gli scopi che sono nello stesso tempo dei compiti? Sono il perfezionamento di noi stessi, la felicità degli altri.
Quando i limiti sono trascesi viene a mancare il riferimento all'esperienza possibile, così l'uomo cade nelle "inevitabili illusioni della ragione umana".
Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne.
Se per decidere se debba esserci o no la guerra, viene richiesto il consenso dei cittadini, allora la cosa più naturale è che, dovendo subire loro stessi tutte le calamità della guerra, rifletteranno molto prima di iniziare un gioco così brutto.
Si misura l'intelligenza di un individuo dalla qualità d'incertezze che è capace di sopportare.
Tutto ciò che è stato scritto dagli uomini sulle donne deve essere ritenuto sospetto dal momento che essi sono ad un tempo giudici e parti in causa.
Un prodotto organizzato dalla natura è un prodotto dove tutto è reciprocamente fine e mezzo; in esso, nulla d'inutile, privo di scopo, o dovuto a un cieco meccanismo naturale.
Un uomo può essere coltissimo fisicamente; può avere ornatissimo lo spirito, ma esser privo di cultura morale, ed essere un cattivo uomo.
Virtù e felicità costituiscono insieme in una persona il possesso del sommo bene, per questo anche la felicità, distribuita esattamente in proporzione della moralità, costituisce il sommo bene di un mondo possibile.
È solo attraverso la critica che è possibile troncare alla radice stessa il materialismo, il fatalismo, l'ateismo, l'incredulità dei liberi pensatori, il fanatismo e la superstizione, che possono costituire un danno per tutti.
È sostanzialmente inutile ricercare tra le varie tradizioni religiose quale sia la religione vera: quel che importa è agire bene. Compiere il Bene, la Virtù, per amore del Bene stesso relativizza non tanto la verità bensì l'esistenza delle singole comunità religiose, le quali si presentano ormai più come un ostacolo che come una via al conseguimento dell'unica religione morale, la sola davvero uguale per tutti.
È un consueto destino della ragione umana nella speculazione allestire più presto che sia possibile il suo edifizio, e solo alla fine cercare se gli sia stato gettato un buon fondamento.